Antoneta, Ismet e la piccola Jelena, che hanno 15, 9 e 6 anni, sono tre fratelli cresciuti in una situazione familiare estremamente fragile. Nella loro casa non c’era un pavimento: solo strati di vestiti e oggetti ammassati che coprivano il cemento rotto. Entrambi i genitori, affetti da gravi disturbi psichiatrici, non erano in grado di occuparsi di loro: la madre alternava momenti di affetto a esplosioni di violenza e il padre rovistava nella spazzatura per trovare piccoli oggetti da regalare ai figli pur di vederli sorridere, ma non era in grado di garantire loro una vera cura.
Anni di violenza, trascuratezza e caos hanno segnato profondamente la loro infanzia: i tre fratelli hanno imparato a sopravvivere senza una guida, senza una routine, senza nessuno che li aiutasse a capire cosa stesse succedendo intorno a loro. Quando anche la zia che cercava di occuparsi di loro non ha più retto il peso della situazione, Antoneta, Ismet e Jelena sono stati accolti alla Casa di Leskoc.
All’inizio socializzare era impossibile: nessuno dei tre riusciva a comunicare bisogni o emozioni.
Antoneta non aveva mai frequentato regolarmente la scuola e non sapeva né leggere né scrivere. Jelena, la più piccola, reagiva a ogni frustrazione con pianto e scoppi di rabbia, incapace di dare un nome a ciò che provava. Ismet, dolce e buono, era fortemente limitato da un importante ritardo cognitivo.
Oggi, grazie a un lavoro lento e costante degli educatori e degli operatori, i loro progressi sono evidenti. Antoneta sta seguendo un percorso psicoterapeutico e inizia pian piano ad aprirsi: guarda gli altri negli occhi, partecipa alle attività, prova a raccontarsi. Jelena è più serena, gioca con gli altri bambini, comincia a costruire relazioni e a fidarsi. Ismet, seguito da un insegnante di sostegno, affronta la scuola con entusiasmo: per lui ogni piccola conquista è una grande vittoria.
Le difficoltà di questi fratelli non sono scomparse, ma per la prima volta nella loro vita non sono più soli. Alla Casa di Leskoc hanno trovato un posto dove qualcuno li aspetta, li ascolta e si prende cura di loro ogni giorno.
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