Un grande ringraziamento a La Cucina Umbra che ha scelto, con un’importante donazione, di aderire a Azienda Giusta, il programma della Fondazione Valter Baldaccini dedicato alle imprese e alle piccole e grandi realtà commerciali che vogliono impegnarsi per garantire dignità e aiuto concreto alle persone più in difficoltà.
“L’adesione de La Cucina Umbra a Azienda Giusta è stato un processo più che naturale, quasi congenito – ci ha raccontato Beatrice Della Longa, titolare della realtà imprenditoriale folignate. Molti imprenditori ed imprenditrici sentono la necessità di contribuire al miglioramento della società e contemporaneamente aumentare il senso di responsabilità nella comunità in cui operano. La Fondazione Valter Baldaccini concede questa possibilità attraverso progetti concreti”.
La Cucina Umbra è diventata Azienda Giusta Partner e ha avuto quindi la possibilità di scegliere il progetto a cui destinare la propria donazione.
“Da giovane imprenditrice di un’azienda composta al 100% di collaboratrici donne – ci ha detto Della Longa - sono stata subito colpita dal progetto socio-educativo e di inserimento lavorativo Un lavoro per le giovani mamme di Mathare. Il lavoro è uno strumento di emancipazione ed autodeterminazione e questo progetto della Fondazione è completo e lungimirante: parte dall’insegnamento delle più basilari pratiche igieniche, al supporto psicologico e arriva sino alla creazione manuale di oggetti di artigianato. Per queste donne è un vero percorso di cura di grande qualità, fino all’autonomia".
Il progetto sociale scelto da La Cucina Umbra è attivo nella baraccopoli di Mathare, che si trova a Nairobi, la capitale del Kenya. Ogni anno, grazie alla collaborazione con Joab Omoto e le Sorelle di Mathare, un gruppo di giovanissime mamme, per la maggior parte minorenni, vittime di violenza o costrette alla prostituzione, grazie a questi progetto hanno la possibilità di occuparsi di sé e iniziare una nuova vita.
“Nonostante la mia azienda sia molto radicata sul territorio, credo che delle volte sia doveroso affacciarsi verso altri scenari che ci sembrano molto lontani, ma in realtà non lo sono affatto. Sono luoghi dove andiamo in vacanza con poche ore di aereo, dove ci procuriamo parte delle materie prime e della manodopera, luoghi in cui, ad esempio, è normalizzato che una donna non sia libera di scegliere per sé stessa o peggio costretta a compiere scelte svantaggiose o degradanti”.
“Credo che parte delle responsabilità di ognuno di noi, in base alle proprie disponibilità, sia di volgere lo sguardo verso ciò che può essere cambiato in meglio, non solo in azienda, ma anche fuori” ci ha risposto Beatrice Della Longa quando le abbiamo chiesto il perché della sua adesione.
“Tutti i giorni al lavoro usiamo termini come opportunità e crescita. Analizziamo il contesto all’interno del quale le nostre aziende operano, teniamo sotto stretto controllo l’efficienza nell’ottica del miglioramento continuo, mettiamo in campo tutte le nostre capacità di leadership per coniugare l’aumento dei profitti con la necessità di una gestione il più possibile sostenibile. Credo che possiamo spingerci oltre e parlare di seconde opportunità, di progetti volti alla crescita della comunità e di coloro che nascono in contesti più svantaggiati con l’auspicio di migliorarne sempre di più le condizioni perché leadership significa guidare, influenzare, dare il buon esempio affinché anche altri possano fare la loro parte per contribuire a rendere il mondo più equo e sostenibile, in poche parole giusto”.
Grazie a Beatrice Della Longa e a La Cucina Umbra per questa preziosa testimonianza e per l’adesione al programma Azienda Giusta.
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